oceano pacifico

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domenica 9 marzo 2014

Restare o tornare?

Sono sveglio, stamattina una mezz'ora prima rispetto al solito. Mi vesto e scendo al ground level, mi infilo in palestra per una cinquina di km di corsa. Qualcuno ha finito la propria sessione, in effetti per me è l'alba, per molti la giornata è già iniziata da un po'. Il tapis roulant inizia il suo movimento, la musica nelle cuffie mi aiuta a vincere l'inerzia del sonno, si parte. Oltre alle gambe, iniziano - faticosamente lo ammetto - anche i miei pochi neuroni a mettersi in moto. Siamo tornati da un paio di giorni dopo un breve giro in Italia. Famiglia, amici, pranzi e cene, un nuovo governo, slalom tra gli escrementi dei cani, auto che sfrecciano incuranti dei pedoni, la scuola delle bambine, la V40 che, nonostante gli acciacchi, ci porta a spasso, la cooperativa del caffè, i ragazzi della band che provano e, soprattutto, degustano dell'ottimo vino. Ancora un paio di Km per finire. Mi aspetta una giornata al lavoro. Ma prima le piccole a scuola. Mentre mentalmente visualizzo la giornata che mi attende, penso che qui tutto fuziona, le regole sono rispettate, le persone sono gentili, il posto è sicuro, il lavoro non manca. Certo, il clima è quello che è, non si può pretendere la perfezione. Il tapis roulant si ferma. Restare o tornare?