oceano pacifico

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sabato 31 maggio 2014

Playlist #2

Dopo aver anticipato una seconda playlist sui Sigur Ros, ispirata da una lunga passeggiata invernale sul lungomare islandese... pardon marottese, e non aver mantenuto la promessa (anche perché nel frattempo è arrivata l'estate e coi suoni polari si rischia una bronchite), in questi giorni sono stato colto da una nuova, improvvisa fulminazione musicale.

Mentre lo scorso sabato mattina, al volante della mia VW Golf del '02  (ormai fa quasi figo quanto dire una Chevy impala del '66) facevo rotta verso la Coop, Radio Due passava "Al monte" di Alessandro Mannarino... bella, proprio bella, ma chi è costui? Sembra un po' Vinicio Capossela. E come ai vecchi tempi lo scout s'è messo in moto.

E se prima si andava da Mara Dischi, ora sostituito da un negozio di mutande - che considero uno sfregio alla memoria dei miei vent'anni, ad elemosinare informazioni dalla distinta signora impeccabile che, con un filo di perle al collo, ti spiegava perché era difficile reperire i dischi dei Soundgarden essendo questi prodotti da una casa indipendente che non distribuiva su larga scala (sigh), ora "dgt" sul browser e ti si apre un mondo, quello di Mannarino (http://www.alessandromannarino.it/)!

Dove, sullo sfondo della Città Eterna, i personaggi di Pasolini rivivono a ritmi balcanici degni degli ottoni del miglior Bregovic, cantati da una voce potente e graffiante che mischia Lando Fiorini con Manu Chao.
 
Me so' 'mbriacato de 'na donna
quanto è bbono l'odore della gonna
quanto è bbono l'odore der mare
ce vado de notte a cerca' le parole.
 


Dialetto romanesco della miglior specie, quello dei Belli e dei Trilussa... perché è la lingua della gente de borgata de "Lo scopone scientifico" con Sordi e Mangano. E, se non fosse che i trendy la chiamano pizzica salentina, mi sembrerebbe di poter rintracciare anche il saltarello marchigiano negli stornelli da osteria. Fino ad arrivare agli archi e alla poesia di "Al monte".

Il mondo era un'arca di Noè che andava persa, alla deriva
ma per quei due il diluvio universale era solo una piccola pioggia estiva.
Fuggirono verso il futuro
inseguiti dai gendarmi di quel che era stato.
"Tranquilla troveremo un posto, tutto si sistemerà"
Lei gli risponde: "Non lo so, adesso che ci amiamo chi ci proteggerà?".

Salirò al monte,
troverò gemme per la tua fronte
e vivrò fra le onde
poi me ne andrò tuffandomi nelle ombre.


Tre album, "Il Bar della Rabbia" (http://youtu.be/moLwYtu31ZQ), "Supersantos" (http://youtu.be/8jUyDzFi174) e l'ultimo "Al monte" (http://www.youtube.com/watch?v=Kx9KB-FSDtk&list=PLpnYVTTo_SBF4lIftnG4SmCK4G3B7m7CZ&feature=share&index=7), uno più bello dell'altro.

Cerco compagni per andarlo a sentire in Piazza Duomo a Spoleto il 18 Luglio!!!

martedì 27 maggio 2014

venerdì 23 maggio 2014

Finché la barca va....

Ennesima metafora carpita in merito all'incompetenza di alcuni manager che ci fanno fare le cose di corsa: "questi prima buttano la barca e poi ci dicono < dove ca..o sono i remi ??>"

Per i colleghi del lavoro...chi sarà il fine poeta?

Memorabile. Entra l'uomo del Cliente Tom, inglese di Manchester, che chiede di valutare uno spostamento della Control Room. Mr. X reagisce scomposto "Aaaahh Tom, this control room is like the skin of the dick… up and down, up and down, up and down… stop please!!!!"

102

Potrà non piacere. Potrà non essere simpatico. Tutto quello che volete. Ma, alla fine, parlano i numeri. Anche i numeri possono essere interpretati, sono d'accordo. Ma 102 non li aveva fatti nessuno. Ora pensiamo ad altro.

Tribune elettorali

Uno spettacolo ignobile. Ho assistito al dibattito tra gli euro candidati. Non so come definirlo diversamente dall'incipit. Siamo ad una svolta...l'ennesima...ma che esempio stiamo dando ai nostri figli? che cosa gli stiamo lasciando in eredità? non posso accettare che non si sia meglio di così. Ci siamo messi nelle mani non di dilettanti, come insinua qualcuno, bensì di professionisti del proprio tornaconto...questo perché essere furbi è culturalmente un valore superiore all'onestà ed al rispetto reciproco. Questo è ciò che ci meritiamo, perché siamo noi che accettiamo tutto questo...per comodità, pigrizia, reataggio culturale, disinteresse...alla fine ci va bene così, perché sbattersi contro un ordine stabilito delle cose? Forse perché qualcuno pensa di meritare qalcosa di diverso....

Il Blasco

Qualche sera fa ho guardato uno speciale dedicato a Vasco Rossi trasmesso dalla RAI. Mentre i minuti passavano mi rendevo conto di essere cresciuto musicalmente (e non solo) con il Blasco. Certo, sarebbe riduttivo pensare che gli Iron Maiden o Pino Daniele non condividano la stessa importanza nella mia formazione musicale…tuttavia, se con Edoardo Bennato ho mosso i primi passi verso la chitarra acustica, Vasco ha legato, con la maggior parte dei suoi brani, momenti emozionanti (non necessariamente belli) della mia vita. Vedere l'evoluzione del Komandante dai tempi de "La nostra relazione" ad oggi, mi ha dato da pensare. Vasco, l'unico vero rocker con un seguito di fedeli ed adepti che attraversa generazioni, senza svendersi o sputtanarsi, rimanendo fedele a se stesso, non immobile, ma corentemente cangiante. Un pezzo unico nella storia artistica della musica italiana. Grazie Vasco, ti devo una bevuta.